Tempo di riaperture e tempo di tornare finalmente a rivivere la cultura dal vivo. Gran parte d’Italia torna a tingersi di giallo, e i musei insieme ad altri luoghi della cultura – cinema, teatri, sale concerto – possono tornare ad accogliere in tutta sicurezza i loro visitatori. Dopo tanti mesi di fruizione della cultura online e in streaming, è ora di riassaporare dal vivo l’offerta culturale che le nostre città ci offrono.
Tra nuove aperture e mostre già in corso – interrotte con le chiusure- ora anche Roma è pronta alla riapertura al pubblico dei suoi musei, delle mostre e degli spazi culturali.
Le mostre fotografiche sono la mia grande passione, per questo ho pensato ad una selezione (e anche un piccolo recap) delle 7 esposizioni fotografiche in mostra in questo momento nella Capitale, assolutamente da non perdere. Alcune di queste mostre sono state prorogate, proprio per permettere a tutti di poterle visitarle senza ulteriori “stress da chiusura”.
Dunque se anche tu come me ami la fotografia, prenota subito il tuo posto e non lasciartele sfuggire!
A seguito dell’attuale emergenza sanitaria, potrebbero esserci cambiamenti riguardanti gli orari e le aperture. Per avere informazioni dettagliate circa le modalità di fruizione e/o eventuali variazioni, visita sempre i siti web ufficiali dei singoli musei/istituzioni culturali prima di organizzare la tua visita.
7 mostre fotografiche da non perdere a Roma con le riaperture dei musei
1. Josef Koudelka. Radici. | Museo dell’Ara Pacis
Fino al 29 Agosto 2021 | Dove: Museo dell’Ara Pacis di Roma – Lungotevere in Augusta (angolo Via Tomacelli) | Orari: dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 | Prezzo: € 11,00 biglietto intero; € 9,00 biglietto ridotto | Tutte le Info: www.arapacis.it
Unica tappa italiana per la mostra fotografica di “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell’Ara Pacis. Oltre cento straordinarie fotografie in bianco e nero che raccontano il viaggio fotografico di Koudelka “alla ricerca delle radici della nostra storia” presso i più importanti siti archeologici del Mediterraneo: Siria, Libia, Giordania, Grecia, Italia e altri splendidi e suggestivi luoghi. Il più importante lavoro di documentazione fotografica di sempre.
Un percorso che racconta e ripercorre, attraverso lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka la scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo. La retrospettiva Radici è un viaggio eccezionale nel lavoro di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. La mostra è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco.
2. Chiamala Roma. Fotografie di Sandro Becchetti 1968 – 2013 | Museo di Roma in Trastevere
Fino al 5 Settembre 2021 | Dove: Museo di Roma in Trastevere • Piazza di S. Egidio, 1/b, Roma | Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 20. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura |Prezzo: Intero € 8,50 – Ridotto € 7,50 € | Tutte le Info: www.museodiromaintrastevere.it
Inaugura il 27 Aprile, presso il Museo di Roma in Trastevere, la mostra fotografica di Sandro Becchetti “Chiamala Roma Fotografie di Sandro Becchetti 1968 – 2013“. Protagonista è ancora Roma, città che repentinamente cambia volto, si sofferma su dettagli e particolari che la rendono unica non solo per la sua antica e indubbia bellezza. Scorci e visioni personali di luoghi narrano con ironia e affetto le trasformazioni di un territorio e dei suoi abitanti.
Una rivisitazione personale e poetica della città, che l’autore mette in atto attraverso gran parte della produzione dedicata dal fotografo alla capitale, evidenziando l’unicità di una città contraddittoria e complessa. La mostra evidenzia l’importanza e il ruolo fondamentale degli archivi fotografici, sia privati, sia pubblici, nel ricostruire la memoria di un territorio dal punto di vista storico, sociale e soprattutto culturale.
3. World Press Photo Exhibition | Mattatoio
Fino al 22 Agosto 2021 | Dove: Mattatoio di Roma • Padiglione 9a – Piazza Orazio Giustiniani, 4 | Orari: dal Martedì alla Domenica dalle ore 11 alle 20. Biglietto con prenotazione obbligatoria | Prezzo: intero 8 €, ridotto 6 € | Tutte le Info: www.mattatoioroma.it
Torno a Roma la la 64° edizione del World Press Photo 2021. Esposte le 141 foto finaliste del prestigioso premio di fotogiornalismo mondiale, che ogni anno permette al grande pubblico di conoscere i diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti contribuendo così a costruire la storia del giornalismo visivo mondiale. Le foto in mostra raccontano le notizie più rilevanti dell’anno precedente: dalla pandemia all’uccisione di George Floyd, all’invasione di locuste in Kenia alla rimozione delle statue di personaggi controversi.
L’esposizione del World Press Photo 2021 rappresenta un documento storico che permette di rivivere le storie che caratterizzano la contemporaneità nelle sue molteplici sfaccettature.
In mostra anche quest’anno una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video che raccontano gli eventi cruciali del nostro tempo.
La mostra è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, ideata dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam in collaborazione con 10b Photography.
A causa delle restrizioni dovute al contenimento dei contagi da Covid-19, quest’anno a valutazione del concorso si è svolta online.
4. Premio Graziadei per la Fotografia – Rachele Maistrello, Alba Zari | Maxxi
Fino al 23 Maggio 2021 | Dove: Maxxi • Via Guido Reni 4a, Roma | Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 19. Chiuso tutti i lunedì e il 1 maggio | Prezzo: 12€ intero, 9€ ridotto | Tutte le Info: www.maxxiroma.art
Il Premio Graziadei per la Fotografia nasce nel 2012 dall’iniziativa di Graziadei Studio Legale con il duplice obiettivo di promuovere il lavoro di giovani autori e di sostenerlo nel tempo. Nel 2020 la giuria ha decretato vincitore il progetto Green Diamond di Rachele Maistrello. Il suo lavoro è esposto insieme a Occult, nuovo progetto di Alba Zari, vincitrice del Premio nel 2019 con The Y.
Green Diamond di Rachele Maistrello ricostruisce la storia d’amore nata all’interno di una fabbrica cinese tra un operaio, Li Jian Ping, e un’acrobata, Gao Yue. In bilico tra ricostruzione e verosimiglianza, tra il possibile e il plausibile, il progetto offre una riflessione sull’attendibilità dell’archivio, ma anche sulle sue straordinarie potenzialità immaginative.
Per Alba Zari, l’archivio è il punto di partenza per esplorare le radici della propria identità. In Occult le immagini tratte dall’archivio di famiglia e quelle ricavate dalla propaganda dei Bambini di Dio, setta all’interno della quale è nata l’artista, costituiscono fonti di una storia in cui le vicende personali e quelle collettive si intrecciano, mentre le fotografie e le riprese effettuate nel corso del viaggio sembrano sublimare i dolorosi contenuti esistenziali della sua storia.
“Entrambi i lavori interrogano la natura documentale della fotografia e il dispositivo dell’archivio: il suo rapporto con la memoria personale e collettiva, la sua possibilità di testimoniare, interpretare, costruire percorsi di senso, la sua complementare tendenza a fuggire da narrazioni univoche e, soprattutto, la sua capacità di dare forma a storie”.
5. Italia in-attesa. 12 racconti fotografici | Palazzo Barberini
Fino al 13 Giugno 2021 | Dove: Palazzo Barberini • Via delle Quattro Fontane 13, Roma | Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, con prenotazione obbligatoria il sabato e nei giorni festivi | Prezzo: Biglietto intero 10€; Biglietto ridotto 2€ | Tutte le Info: www.barbarinicorsini.org
Italia in-attesa. 12 racconti fotografici è una mostra fotografica curata da Margherita Guccione, Carlo Birrozzi, Flaminia Gennari Santori. Le opere di Olivo Barbieri, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr, George Tatge dialogano con spazi inediti di Palazzo Barberini raramente o mai aperti al pubblico. L’esposizione presenta i lavori fotografici di 12 autori, invitati a raccontare il vuoto e la sospensione nella vita ordinaria in un momento straordinario come la pandemia da Covid-19. Più di 100 opere esposte in 5 ambienti di Palazzo Barberini per la prima volta accessibili ai visitatori.
Le immagini prodotte spaziano tra diversi generi e generazioni, tra diverse modalità e tecniche, tra tradizione e sperimentazione. Le opere in mostra saranno destinate a un fondo dedicato alla documentazione del Paese nei mesi difficili dell’emergenza pandemica.
6. Il segno e la luce. Guido Strazza attraverso le immagini del suo archivio | Ex Chiesa delle Zitelle
Fino al 26 Maggio 2021 | Dove: ex Chiesa delle Zitelle • Via di San Michele 18, Roma | Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00 (esclusi festivi) | Prezzo: ingresso gratuito | Tutte le Info: www.iccd.beniculturali.it
In mostra presso lo spazio espositivo dell‘Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) nella suggestiva ex Chiesa delle Zitelle nel cuore di Roma, la retrospettiva fotografica dedicata a Guido Strazza, pittore e incisore nato negli anni Venti. Strazza che si è formato con alcuni autorevoli esponenti delle avanguardie italiane, ha vissuto e condiviso esperienze salienti con gli artisti che hanno segnato la cultura del secondo Novecento, italiana e internazionale.
La mostra, organizzata in cinque sezioni è frutto della ricerca condotta presso lo studio romano dell’artista nel cuore del quartiere Trastevere, a due passi proprio dall’Istituto e a stretto contatto con lui. Il percorso fotografico racconta la vita e l’opera del Maestro attraverso la presentazione dei materiali di archivio, in gran parte inediti, in un percorso cronologico che va dall’infanzia alla piena maturità.
© Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD)
Carlo Birrozzi, Direttore dell’ICCD, nella sua introduzione alla mostra spiega come «da tempo ICCD si trova a raccontare il patrimonio culturale, le città e il paesaggio attraverso la vita e lo sguardo delle persone. La fotografia è protagonista di questa narrazione, attenta ai fatti intimi della vita come alla documentazione del patrimonio. Raccontare l’arte italiana del Novecento attraverso le storie dei protagonisti si pone in continuità con questa linea di ricerca ed estende l’attenzione agli archivi degli artisti che ICCD si propone di indagare a partire dalla figura di Guido Strazza. Attraverso i ritratti e le occasioni sociali documentati dalle fotografie emergono gli eventi artistici. Le esperienze vissute, le amicizie e gli incontri documentati dall’artista stesso possono essere messe in relazione con le scelte compiute nelle proprie opere».
7. Piero Cannizzaro “Racconti d’Africa” | Palazzo Merulana
Fino al 23 Maggio 2021 | Dove: Palazzo Merulana • Via Merulana 121, Roma | Orari: dal mercoledì alla domenica dalle ore 9 alle ore 19 | Prezzo: intero 10€; ridotto 8€ (prenotazione obbligatoria)| Tutte le Info: www.palazzomerulana.it
Lo sguardo verso l’altro, rivolto a culture e luoghi diversi, spinto dal desiderio di conoscenza e comprensione profonda, in un scambio reso possibile dall’arte in tutte le sue forme, compresa quella fotografica. Una selezione di oltre 40 fotografie, scattate durante le riprese del documentario “Storie d’Africa” – di cui è autore lo stesso Cannizzaro – prodotto dalla Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con l’OIM, nell’Africa dell’ovest, tra il Senegal, la Costa d’Avorio e la Guinea. Il documentario riguardava il difficile tema dell’emigrazione ma si è trasformato nell’occasione di “fotografare” le realtà più diverse: non solo l’Africa, ma le tantissime Afriche che esistono.
Piero Cannizzaro ha saputo fermare nell’immagine appunto la forza degli sguardi, la resilienza che esprimevano, ma anche l’eleganza della loro postura, i colori, la cura degli abiti. Emozioni ancora vive, guidate dalla luce e mediate dalla tecnologia, al servizio del soggetto da fotografare. “Con le foto ho voluto dare un volto a chi generalmente vediamo come massa indistinta sui barconi, in apparenza senza identità e dignità” spiega Cannizzaro. Persone che avevano subito torture, sofferenze terribili, ripartite ogni volta da zero ma mai arrendevoli e sempre piene di speranza. La mostra è a cura di Glauco Dattini.